Si è concluso sabato 5 ottobre nella splendida e suggestiva cornice della “Vena d’Oro” sulle colline bellunesi, il progetto Regionale “Soli mai, solidali insieme”, finanziato dalla Regione Veneto con i fondi (fase regionale) dell’art. 72 del DDL 117/2017. Il progetto ha visto come capofila l’Aics Veneto con la partecipazione dei Comitati provinciali di Verona, Vicenza e Belluno, e la collaborazione delle associazioni “Centro Studi e formazione Form’Arte” e “Nuovi Orizzonti” di Belluno, Associazione “Brain Onlus” e “Centro musicale Apolloni “di Vicenza, “Sport e Natura” e “Team Stelle Azzurre “ di Verona, e “Aics Solidarietà” del Veneto.
Con il progetto si sono effettuati laboratori di inclusione sociale nelle diverse sedi operative delle tre province, che hanno interessato un centinaio circa di adolescenti, segnalati dai servizi sociali, di età tra 8 e 18, circa quaranta persone con disabilità di età tra i 10 e 70 anni, inoltre trecento anziani dai 65 anni in su e qualche centinaio di studenti delle scuole secondarie. Si è trattato inoltre di processi comuni di scambio intergenerazionale e di una serie di attività orientate alla promozione dell’inclusione sociale di tali cittadini, supportandoli nel processo di partecipazione alla vita comunitaria e promuovendone il benessere. Entro queste iniziative di supporto, il progetto ha coinvolto studenti del territorio col fine di sensibilizzarli alla tematica delle “fragilità” e promuovere nei giovani l’assunzione di corresponsabilità nella generazione di una comunità inclusiva, ossia in grado di rispondere alle esigenze di tutti i suoi membri.
A Verona, grazie alla gestione da parte dell’Aics di Verona di uno spazio comunale Forte Gisella recuperato da un passato di fortezza militare austriaca e riattivato come centro storico culturale con l’aggiunta di attività formative, educative e sportive, gli anziani sono stati il cuore pulsante e gestore attivo delle iniziative, realizzando nel Forte dei momenti inter e intra generazionali in cui l’anziano si è sentito attivo e parte integrante della società. Si sono costruiti con gli studenti e con gli ospiti della Brain Onlus momenti culturali, ambientali, di formazione e di benessere, che hanno coinvolto tutti piacevolmente. Il Forte è così diventato un punto di riferimento capace di rigenerare le competenze delle persone anziane, promuovendo congiuntamente occasioni di scambio intergenerazionale anche in ambito formativo-lavorativo.
A Vicenza l’Aics di Vicenza, insieme all’associazione Brain Onlus che si occupa da più di 25 anni di vittime di traumi cranici da incidenti stradali e sportivi e disabilità acquisita in generale e che non si ferma all’aspetto cognitivo-motorio ma lavora per una riabilitazione psicologica e sociale, hanno realizzato percorsi di musicoterapia che hanno coinvolto anche gli studenti del centro musicale, creando così momenti di aggregazione di tipo ludico e culturale orientati alla formazione di un gruppo di “musica d’insieme” e realizzato un repertorio di canzoni e musiche originali. Si è creata quindi un’occasione di inclusione tra giovani e persone con disabilità, attraverso attività musicali che, opportunamente gestite, hanno consentito di costruire un terreno di condivisione che ha travalicato le differenze e le specifiche esigenze. Il percorso si è poi completato con uno spettacolo conclusivo in concomitanza con un evento pubblico di piazza organizzato in collaborazione con il Comune di Altavilla Vicentina.
A Bellunol’AICS di Belluno, in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche “FormArte”, ha realizzato una serie di attività finalizzate alla valorizzazione degli aspetti positivi del rapporto uomo-animale, e uomo-ambiente, al fine di apportare un miglioramento della vita di bambini e ragazzi con disagio sociale ed ambientale e/o disabilità, segnalati dalle scuole primarie, dalla ASL, dai servizi sociali o in affido ai servizi sociali, insegnanti e genitori . Gli interventi innovativi che si sono riscontrati efficaci per la scuola, attraverso l’utilizzo di un contesto ambientalistico come la Vena d’Oro, come centro di aggregazione e di benessere per gli alunni coinvolti, sono stati: attività di arte espressiva, pet therapy, laboratori ambientali e motori. Attraverso le diverse tipologie di attività è stato possibile: accogliere il disagio, far incontrare le esigenze della sfera didattico/cognitiva e affettivo/motivazionale, ascoltare e sostenere le famiglie, promuovere attività creative, motorie ed ambientali che tengano conto delle varie difficoltà avvalendosi ad esempio, delle misure compensative e dispensative, stimolare il riconoscimento e l’ incremento delle potenzialità.
Queste attività hanno potuto offrire ai ragazzi la possibilità di sperimentare nuovi contesti relazionali e attività peculiari in ambiente naturale, differenti dai consueti contesti di vita dei ragazzi, in grado di promuovere le competenze interattivo-comunicative attualmente critiche e favorendo l’inclusione e l’integrazione con i coetanei e il mondo degli adulti.I ragazzi di “Nuovi Orizzonti” ospiti della cittadella “Vena d’Oro” hanno collaborato all’evento finale creando un contesto di relazioni umane positive e coinvolgenti, portando la loro esperienza di contesti inclusivi di altre situazioni che hanno favorito relazioni umane positive.
Gli Studenti coinvolti nel progetto hanno avuto l’occasione di confrontarsi con le differenze che compongono la nostra Comunità. Oltre a seguire specificatamente le attività nel territorio di appartenenza, hanno avuto occasione di partecipare ad alcuni eventi realizzati negli altri territori, dunque con altre situazioni critiche ed hanno avuto la possibilità di confrontarsi con gli studenti delle altre scuole coinvolte. Questo percorso di confronto ha inteso promuovere nei ragazzi l’assunzione di responsabilità circa “l’essere cittadini attivi” con la possibilità e opportunità di contribuire alla fattiva coesione di una Comunità che può e deve creare le condizioni affinché tutti i cittadini possano partecipare e valorizzare la vita comunitaria, divenendo adulti consapevoli delle scelte che sono chiamati a fare per promuovere società inclusive, solidali e pacifiche.
Il Comitato Regionale Aics Veneto ha avuto il compito di essere riferimento e coordinatore delle attività che si sono sviluppate nei vari territori con le proprie peculiarità ma mantenendo gli obiettivi statutari e creando co-progettazioni in rete. L’Aics solidarietà veneto ha avuto il compito di divulgare e far conoscere il progetto attraverso i propri canali informativi e quelli dell’Aics nazionale.
Maurizio Marcassa
Responsabile Terzo Settore Aics